Agrobiodiversità e multifunzionalità dell’impresa agricola

AGROBIODIVERSITA’: AGRICOLTURA RIGENERATIVA E TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ, LE PRATICHE COLTURALI PIU’ COMUNI

Agricoltura senza suolo è un ossimoro, quindi oggi proveremo ad approfondire il tema delle pratiche che combinano la rigenerazione del suolo con il ripristino della biodiversità locale. Negli ultimi decenni, il suolo, risorsa preziosa e allo stesso tempo vulnerabile, è stato sempre più soggetto a fenomeni di degrado. Si stima che attualmente il 52% dei suoli agricoli sia degradato e che l’erosione interessi oltre 12 milioni di ettari di aree agricole in Europa. Questo degrado ha avuto un impatto significativo sulla fertilità del suolo, come dimostra la perdita dell’8% del carbonio organico a livello globale negli ultimi due secoli. La necessità di ripristinare gli ecosistemi del suolo è diventata una priorità, portando alla nascita e alla diffusione dell’agricoltura rigenerativa come approccio olistico e innovativo. L’agricoltura rigenerativa si pone l’obiettivo di migliorare la qualità del suolo, ripristinandone la biodiversità e sequestrando carbonio, contribuendo così a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

Questo modello inclusivo e sostenibile si avvale di una serie di pratiche colturali:

  • Rotazioni colturali e consociazioni, per favorire la diversificazione e la salute del suolo;
  • Cover crops (colture di copertura) e il mantenimento dei residui colturali, per proteggere il suolo dall’erosione e migliorare la ritenzione di nutrienti;
  • Lavorazioni alternative a quelle tradizionali, volte a ridurre il degrado del suolo;
  • Agroforestazione, per integrare alberi e arbusti nelle aree agricole, incrementando la biodiversità e migliorando la fertilità del suolo.

Questo approccio è perfettamente in linea con le strategie europee più recenti, come il “Farm to Fork” e il Piano sulla Biodiversità presentati dalla Commissione Europea nel 2020, che pongono un forte accento sulla sostenibilità ambientale. Inoltre, la Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027 promuove l’adozione dell’agricoltura rigenerativa attraverso strumenti come gli eco-schemi, i pagamenti agro-climatico-ambientali e la condizionalità rafforzata. Se da un lato la tutela dell’ambiente e il ripristino dei suoli rappresentano una priorità, dall’altro non meno importante è garantire cibo sano e di qualità per una popolazione in costante crescita. L’agricoltura rigenerativa può integrarsi con i principi dell’intensificazione sostenibile, offrendo una combinazione vincente per affrontare le sfide del futuro.

Secondo Coldiretti è necessario coniugare i pilastri della sostenibilità e della tutela della biodiversità con quelli della produttività e competitività delle imprese al fine di individuare soluzioni concrete per garantire la sicurezza alimentare, mitigare gli effetti del cambiamento climatico e preservare le risorse naturali per le generazioni future.

ll progetto Agoragridue è finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana 2014-2022 Sottomisura 1.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione” – Annualità 2022