In questa newsletter parleremo del legame tra il rispetto delle norme sul lavoro e l’accesso ai finanziamenti europei. Con l’avvio della nuova Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027, l’Unione Europea ha introdotto una grande novità: la condizionalità sociale. Questa misura, strettamente legata agli obiettivi di sostenibilità sociale e ambientale della PAC, rappresenta un passo avanti nella promozione di un’agricoltura più equa e rispettosa dei diritti dei lavoratori. La condizionalità sociale stabilisce che l’accesso ai finanziamenti europei sia subordinato al rispetto delle norme sul lavoro e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ciò significa che gli agricoltori beneficiari dei pagamenti diretti e di altre forme di sostegno finanziario devono dimostrare di rispettare le leggi nazionali ed europee in materia di diritti dei lavoratori, condizioni contrattuali e prevenzione degli infortuni sul lavoro. Questo nuovo approccio non è solo un incentivo a migliorare le condizioni lavorative nel settore agricolo, ma anche un potente strumento per contrastare fenomeni di sfruttamento, lavoro nero e caporalato, che purtroppo continuano a interessare alcune aree rurali. La PAC, attraverso la condizionalità sociale, mira a rendere il rispetto dei diritti dei lavoratori un elemento centrale della sostenibilità agricola, al pari della tutela ambientale e del benessere animale. L’introduzione della condizionalità sociale si inserisce in un quadro normativo europeo più ampio, come la Direttiva sulle pratiche commerciali sleali, che protegge i piccoli produttori e i lavoratori agricoli da abusi e disparità lungo la filiera agroalimentare. Questa integrazione dimostra come l’Unione Europea stia rafforzando il legame tra il sostegno finanziario e il rispetto dei valori fondamentali su cui si basa il progetto europeo, come la giustizia sociale e la dignità del lavoro. Per gli agricoltori, la condizionalità sociale rappresenta un nuovo standard da rispettare, ma anche un’opportunità per qualificare ulteriormente le proprie aziende. Investire nella sicurezza e nella formazione dei lavoratori, migliorare le condizioni contrattuali e rispettare le normative vigenti non solo consente di accedere ai finanziamenti della PAC, ma contribuisce anche a rafforzare la reputazione delle imprese agricole e il rapporto di fiducia con i consumatori. Le istituzioni europee e nazionali hanno introdotto strumenti per accompagnare gli agricoltori in questa transizione. Oltre ai controlli che verificano la conformità alle norme, sono stati attivati programmi di formazione e informazione per aiutare le aziende agricole a comprendere e applicare i requisiti della condizionalità sociale. Inoltre, grazie agli eco-schemi e ai pagamenti agro-climatico-ambientali previsti dalla PAC, le aziende possono accedere a risorse dedicate per migliorare la sostenibilità complessiva delle loro attività. In definitiva, l’introduzione della condizionalità sociale nella PAC 2023-2027 rappresenta una svolta significativa per il settore agricolo europeo. È un segnale chiaro che il futuro dell’agricoltura non può prescindere dal rispetto dei diritti dei lavoratori, ponendo le basi per un modello produttivo che coniughi competitività, equità e sostenibilità. Coldiretti è attiva da sempre per lo sviluppo di un’agricoltura che ponga il ruolo dei lavoratori al centro delle dinamiche di crescita e sviluppo.
ll progetto Agoragridue è finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana 2014-2022 Sottomisura 1.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione” – Annualità 2022